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Teresa Margherita del Cuore di Maria

Maria Luiza Resende Marques nacque in Brasile il 24 dicembre 1915, a Borda da Mata , nello stato di Minas Gerais. Sentì la vocazione religiosa ma il padre all'inizio si oppose. Riuscì a convincerlo ed entrò il 28 maggio 1937 nel Carmelo di Mogi das Cruzes, come postulante. Quando entrò in noviziato, prese l'abito e scelse come nome religioso Teresa Margherita del Cuore di Maria. Emise i voti religiosi il 2 febbraio 1942.
 

Madre Teresa Margherita venne eletta vice-maestra delle novizie e, a trent'anni, fu eletta vice-priora del convento. Svolse anche il ruolo di organista e portiere.

Nel 1962 fu inviata a fondare e dirigere un nuovo convento, il Carmelo di San Giuseppe ad Ávila. Ella invocò “l'amore gratuito di Dio” , non separò le novizie e le postulanti dalle professe, desiderando che tutte partecipassero alla formazione delle nuove carmelitane.
 

Morì il 14 novembre 2005.

L'inchiesta diocesana sulla "vita, virtù e fama di santità" si è chiusa il 12 maggio 2013. Il 28 marzo 2014 è stato concesso il decreto di validità.

Il decreto sulle virtù eroiche è stato promulgato il 20 maggio 2023.

Anna di Gesù

Nacque a Medina del Campo (Castilla) il 25 novembre 1545, morì a Bruxelles il 4 marzo 1621.

Ricevuta nel 1570 nel primo monastero della riforma ad Avila da s. Teresa stessa, nel 1571 la seguì a Salamanca, dove il 22 ottobre 1571 fece la professione. Condotta dalla santa alla fondazione di Beas in Andalusia, per obbedienza dovette poi passare a Granada (1581) ad aprire un monastero, l'unico che, vivente s. Teresa, non abbia ella stessa fondato. Ivi ottenne da s. Giovanni della Croce, che la chiamava "serafino" e l'apprezzava assai, il commento al Cantico Spirituale, dedicato dal santo ad Anna Nel 1586 fondò un monastero a Madrid, dove lavorò molto per la prima edizione delle opere di s. Teresa (1588), e dove ebbe a sostenere la prima lotta per difendere lo spirito di s. Teresa contro le idee del Doria e della sua Consulta. Punita, passò poi a Salamanca (1584), dove fu eletta priora (1586). Nel 1604 con la b. Anna di s. Bartolomeo ed altre quattro monache, guidata da Pietro Bérulle, passò in Francia dove fondò i monasteri di Parigi (1604), Pontoise e Dijon (1605). Alcuni dissensi col Bérulle, che sembrava dare al Carmelo francese una impronta non corrispondente all'ideale teresiano, e il desiderio di essere diretta dai Carmelitani Scalzi spinsero Anna ad accettare l'invito degli arciduchi del Belgio e a trasferirsi nelle Fiandre, dove fondò i monasteri di Bruxelles, Lovanio e Mons (1607). Tornata a Bruxelles, dopo alcuni anni di grandi sofferenze interiori e fisiche, ivi morì lasciando fama di grande santità comprovata anche da grazie e miracoli.

La causa di beatificazione fu iniziata subito dopo la morte: compiuti i processi ordinari, la causa fu introdotta a Roma il 2 maggio 1878, e il 2 maggio 1885 ne furono approvati gli scritti, lettere spirituali che ne rivelano la profonda vita interiore e la straordinaria prudenza.

Il decreto sulle virtù eroiche è stato promulgato il 28 novembre 2019.


Benigno di S. Teresa di Gesù Bambino

P. Benigno di S. Teresa di Gesù Bambino (Angelo Calvi), dalla famiglia e dall’oratorio parrocchiale, ebbe un’educazione alla fede forte e lieta, fondata su un grande amore per l’Eucaristia. A 17 anni, dopo ponderato discernimento, si sentì chiamato al sacerdozio nel Carmelo teresiano.

Una novena a S. Teresa di Gesù Bambino gli concesse di superare difficoltà insormontabili nella ripresa degli studi. Divenne un convinto imitatore della Santa la cui via di abbandono fiducioso in Dio, che è Padre, divenne la cifra della sua vita.

Trascorse gli ultimi mesi della sua esistenza a Concesa di Trezzo sull’Adda (MI) come vice Maestro dei novizi. Qui gli fu pure chiesto di supplire il parroco nella vicina parrocchia, dove rifulse la sua carità sempre sorridente e senza limiti verso gli infermi, i poveri, i giovani e le famiglie.

Morì a soli 28 anni per una forma tumorale intestinale, offrendo la sua vita per la Provincia religiosa che, per una truffa bancaria, correva il serio pericolo si venire soppressa (otto conventi, dieci monasteri). Un mese dopo la sua morte tutto si risolse in bene.

Il decreto sulle virtù eroiche è stato promulgato il 20 dicembre 2003.

 

superiore generale ringrazia papa


Giovanni di Gesù Maria (Galaguritano)

Nacque nella città di Calahorra in Spagna il 27 gennaio 1564 da Diego de San Pedro e da Anna De Ustarroz.

All'Università di Alcalà de Henares insieme agli studi di filosofia e teologia si specializzò in lingua latina e greca, divenendo elegante latinista, eccellente dialettico nelle controversie scolastiche e conoscitore della lingua ebraica.

Nel 1582 entrò nel noviziato di Pastrana dei Carmelitani Scalzi prendendo il nome di Juan de Jesus Maria e il 23 gennaio 1583 emise la sua Professione. Nel 1584 fu mandato in Italia nella comunità di Genova appena costituita; qui fu ordinato sacerdote nel 1590. Prima a Genova, poi a Roma, fu maestro dei novizi, incarico che contraddistinse il ministero di tutta la sua vita. Nel 1584 fu mandato a Roma come maestro dei novizi e nel 1597 ebbe l'incarico di rivedere le costituzioni e le leggi dell'ordine dopo che Clemente VIII aveva reso indipendenti il ramo italiano da quello spagnolo.

Nel Capitolo generale del 1605 Giovanni di Gesù Maria fu eletto consigliere generale e maestro dei novizi. In quello del 1608 fu eletto procuratore generale dell'Ordine, ufficio con il quale portò avanti la causa di canonizzazione di Madre Teresa di Gesù della quale fu uno dei primi biografi.

Nel Capitolo generale del 1611 celebrato a Montecompatri, Giovanni di Gesù Maria fu eletto Preposito generale. Durante il suo generalato fu istituito il "Seminario delle missioni" dapprima presso la piccola Chiesa di San Paolo negli orti sallustiani di Roma (oggi Santa Maria della Vittoria), trasferito in seguito presso la Basilica di San Pancrazio fuori le mura. Grazie ai frutti di questo Seminario i Carmelitani Scalzi poterono aprire case a Ormutz, nel Golfo Persico, a Tatta, sulla foce dell'Indo, a Goa, in Inghilterra (1614), a Parigi, Lovanio, Leopoli (nel 1613, con lo scopo di favorire la riconciliazione dei Ruteni a Roma), Colonia, Milano (1622). Bologna.

Terminato il suo mandato di superiore generale e prevedendo prossima la fine, si volle ritirare nella splendida solitudine di Montecompatri. Qui morì il 28 maggio 1615.

Il 7 maggio 1999 è stato concesso il decreto di validità dell'Inchiesta diocesana sulla "vita, virtù e fama si santità".

Il 25 novembre 2021 è stato promulgato il decreto delle virtù eroiche.


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