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Anselmo di Sant'Andrea Corsini

Nacque il 24 febbraio 1884 a Marszowice, parrocchia di Niegowić, nell’arcidiocesi di Cracovia (Polonia) in una famiglia profondamente religiosa e numerosa, figlio di Antonio e Salomea Kowalska. Negli anni 1891-1894 Maciej frequentò la scuola popolare a Niegowić e in questo periodo si accostò alla Prima Comunione. Dal 1895 a Wadowice frequentò il ginnasio locale e fu alunno del convitto carmelitano, dove conobbe San Rafał Kalinowski, rinnovatore del Carmelo in Polonia. La sua personalità e la santità esercitarono una grande influenza sulla successiva vita di Maciej.

Nel 1901 a Czerna prese l’abito armelitano, e nel 1902 emise la professione religiosa. Nel noviziato, entusiasta della scoperta di essere un „figlio di Maria”, dedicò a Lei tutto se stesso. Alla decisione presa: "voglio e devo essere santo", rimase fedele fino alla fine della sua vita. Gli studi teologici li svolse a Roma, dove il 25 luglio 1907 venne ordinato sacerdote. Dal 1909 al 1918 insegnò teologia a Cracovia e Vienna, fu inoltre tutore dei chierici. Era noto anche per la vasta attività pastorale svolta in qualità di padre spirituale, di direttore degli esercizi spirituali e di predicatore. A Cracovia in 1914 fondò e diresse la Confraternità del Bambino Gesù Praghese. Negli anni 1918-1920 fu priore a Wadowice dove fondò un Seminario Minore. Nel 1920 venne nominato dal Definitorio Generale primo Provinciale della risorta Provincia Polacca dei Carmelitani Scalzi. Cercò di recuperare i conventi che erano stati chiusi e con premura si prese cura della profonda vita spirituale delle comunità carmelitane.

Nel 1921, con la collaborazione della Venerabile Serva di Dio Teresa di San Giuseppe (Janina Kierocińska, 1885-1946), fondò la Congregazione delle Suore Carmelitane del Bambino Gesù alla quale trasmise il carisma dell’infanzia Divina secondo la "piccola via" di Santa Teresa di Gesù Bambino. Dal 1935 la Congregazione é agregata all’Ordine.

Dal 1925 stette a Roma, dove gli venne affidato il compito di organizzare il Collegio Internazionale dell’Ordine, negli anni 1926-45 ne fu il suo primo rettore, dal 1935 anche come preside della Facoltà Teologica. Negli anni 1931-1947 svolse anche la funzione di consigliere generale; gli venne affidato il compito di svolgere delle visitazioni in varie province dell’Ordine. Per nomina di Papa Pio XI divenne Visitatore Apostolico dei seminari ecclesiastici in Polonia, dei collegi nazionali a Roma. Nel 1940 Papa Pio XII lo nominò consultore della Congregazione per i Seminari e le Università Cattoliche.

Al ritorno in Polonia nel 1947 per altre tre volte svolse la funzione di padre provinciale. Diede sempre testimonianza di devota vita sacerdotale e carmelitana, si curò di tenere alto il livello di vita spirituale dei fratelli e delle suore nel Carmelo; fu padre spirituale di molte persone consacrate e laiche, da lui condotte alla santità. Si distinse per fervida carità del prossimo, per impegno, serenità d’animo, per prudenza, umiltà e semplicità. Con carità paterna si apriva alle esigenze del prossimo. Si occupò anche della formazione della Congregazione da lui fondata, ne elaborò le Costituzioni e fece lascito di un cospiquo numero di suoi scritti spirituali.

Gli ultimi 10 anni di vita li trascorse nel convento dei Carmelitani scalzi di Łódź. Nonostante la salute debole e le esperienze spirituali, fino alla fine partecipò agli atti della vita della comunità, si abbandonò all’apostolato della preghiera e della sofferenza. L’intera sua vita fu esempio di pazienza e di fedeltà alla vocazione carmelitana. Il segreto della sua vita spirituale lo espresse nelle parole: "Per tutta la vita mi sono esercitato nella pratica della carità del Bambino Gesù".

Morì in fama di santità il 15 ottobre 1969. I Suoi resti terreni riposano nel vestibolo della chiesa dei Carmelitani scalzi di Łódź. Il processo di beatificazione nell’arcidiocesi di Łódź é cominciato il 2 febbraio 2002, e si è svolto negli anni 2002-2008. Gli atti del processo sono stati trasmessi alla Congregazione per le Cause dei Santi a Roma.


Isabella Morfini

Bina (come tutti la chiamano) è la primogenita di nove tra fratelli e sorelle, cui fa quasi le veci della mamma, che, assieme alla nonna è ammalata.

Si iscrive presto all'AC. Incaricata diocesana Fanciulli di AC, servizio che svolge per ventisette anni, diventa contemporaneamente presidente diocesana della GF. Nel 1913, fonda il Terz'Ordine carmelitano e lo guida come Priora fino alla morte. Dà vita all'oratorio del Sacro Cuore, frequentato tra gli altri da Aldo Moro, dove maturano molte vocazioni sacerdotali e religiose. Nel 1928, fonda l'Unitalsi pugliese. È delegata regionale delle Pontificie Opere Missionarie.

Nel corso della sua attività di catechista, durata cin quant'anni, Isabella "ha affiancato l'opera dei sacerdoti in maniera meravigliosa e ha consegnato ai suoi allievi pensieri eucaristici e biblici, che solo una persona ispirata poteva produrre, vista la sua preparazione culturale da autodidatta".

L'inchiesta diocesana sulla "vita, virtù e fama di santità" si è chiusa il 9 dicembre 2006. 


Chiara Maria di Gesù

Nacque a San Miguel il 12 ottobre 1857 da Carmen López e Daniel Quirós López. I suoi genitori decisero di consultare i santi per scegliere il nome della loro figlia e scoprirono che era dedicato a Santa Clara de Asis, quindi non esitarono a chiamarla Chiara del Carmine.

Il 31 ottobre dello stesso anno ricevette, nella chiesa di Santo Domingo, il sacramento del battesimo. Quando aveva un anno i suoi genitori si separarono e la ragazza fu portata a Santa Tecla, La Libertad, dove visse fino alla morte.

Nel 1872, su richiesta di sua madre, Chiara sposò il costaricano Félix Alfredo Alvarado, dal quale ebbe sei figli; ma alla nascita dell'ultimo venne abbandonata dal marito. Fin da adolescente, Chiara era coinvolta nelle faccende della chiesa. Nel corso degli anni, realizzò opere umanitarie e fece conoscere ad altre donne l'importanza di servire Dio, la Vergine e il loro prossimo.

Vedendo le sue virtù caritatevoli, monsignor Antonio Adolfo Pérez y Aguilar, arcivescovo di San Salvador, gli concesse di poter usare i locali del convento di Belén (attuale scuola di Betlemme di Santa Tecla) per lavorare con le ragazze povere e abbandonate, ordinandole, dopo aver intrapreso la strada religiosa, come madre superiora Chiara Maria di Gesù.

Il 14 ottobre 1916 fondò il Terzo Ordine delle Carmelitane Scalze Teresas di San José. Su suggerimento di Fr. Lucas de María Santísima, ex generale dell'Ordine del Carmelo, la congregazione prese il nome di Carmelitane Terziarie di San Giuseppe.

Morì l' 8 dicembre 1928 . Le sue spoglie sono sepolte nella cappella della scuola di Belé

Il 31 ottobre 2008 è stato concesso il decreto di validità all’Inchiesta Diocesana sulla “vita, virtù e fama di santità”.


Maria Teresa della SS. Trinità (Ysseldijk)

Nacque il 13 novembre 1897, ad Apeldoorn, nei Paesi Bassi, figlia di una famiglia cattolica piena di fede. Dopo un soggiorno di 6 anni a Ochtrup, in Germania, dove suo padre morì, visse con la sua famiglia ad Enschede fino a quando entrò nel convento.

Teresa soffrì mo.lto durante la sua infanzia cominciando molto presto nella vita ad amare la sua sofferenza. Dalla sua pia madre imparò ad amare la madre di Dio e il Sacro cuore di Gesù. Quando la sua salute migliorò, chiese di entrare nel Carmelo del Cuore Divino di Gesù. Entrò in convento a Tilburg il 2 ottobre 1917, e professò i suoi voti il 2 luglio 1919. Spinta da un grande zelo per le missioni, si recò in America con altre sette sorelle nel dicembre 1919.

Poco dopo il suo arrivo nel nuovo mondo, venne colpita da una malattia, una grave malattia renale, scoperta troppo tardi dai medici. Patì questa ulteriore sofferenza per cinque anni nel convento di St. Charles, Missouri, con pazienza indescrivibile e un sorriso sulle labbra. Voleva servire Dio nell'Ordine, lavorando in un'unione silenziosa con Lui.

Quando il lavoro non fu più possibile, portò il suo dolore in silenzio, nascosta dal mondo.

Morì santamente il 10 marzo 1926 nell'ospedale di St. Mary a St. Louis.

Il 12 novembre 2015 è stato concesso il decreto di validità al processo sulla “vita, virtù e fama di santità”.


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